VILLA MARGHERITA

A Villa Margherita serviva un ingresso pedonale che accogliesse il visitatore con un angolo di verde lussureggiante e facesse da contraltare all’abitazione, nonché mascherasse il percorso carrabile e i garage.

Alle specie arboree Betula utilis, Fraxinus ‘Raywood’, Arbutus unedo e Cupressus sempervirens sono stati associati arbusti da fiore come filadelfi, peonie e ortensie; nel sottobosco ellebori orientali e Trachelospermum jasminoides usato come tappezzante.

Nella zona carrabile una bordura arboreo-arbustiva di Prunus ‘Amanogawa’, Viburnum lucidum, deutzie e Physocarpus ‘Diabolo’ maschera le abitazioni del vicinato.

Il retro ben esposto a sud e con una vista riposante sulla campagna si è invece rivelato un’opportunità per realizzare una mezzaluna di impronta mediterranea con arbusti sempreverdi ed erbacee perenni nelle tonalità del giallo chiaro e del viola-azzurro, come Rosa primula, Myrtus communis tarentina, Phlomis fruticosa, Iris pallida ‘Variegata’, Paeonia ‘Bartzella’, Nepeta e specie aromatiche.

CAMPO GIARDINO

La lunga tradizione agricola familiare della committenza è stata messa al centro di questo progetto, nel quale una superficie erbosa di semplice forma rettangolare è stata trasformata in un giardino privato arruffato ma non troppo, da guardare dalle finestre dell’abitazione e nel quale rilassarsi con gli ospiti. Blocchi di arbusti dal fogliame rigoglioso e fioriture non troppo appariscenti come Cornus ‘Flaviramea’, Cornus ‘Sibirica’,  Rosmarinus officinalis ‘Prostratus’ offrono una cornice ideale a una fascia di erbacee perenni posta al centro del giardino alla base della pre-esistente siepe di lauroceraso, fascia che scandisce il passare delle stagioni proprio come accade nel mondo agricolo: salvie, Allium, Stipa e Leucanthemum in primavera, Geranium ‘Rozanne’ in estate, Sedum e Aster in autunno.

Le specie scelte sono volutamente le medesime specie (o le loro strette parenti ornamentali) che si ritrovano negli ambienti rurali della pianura circostante: i Cornus richiamano le sanguinelle delle siepi campestri, margherite e salvie la flora dei prati da fieno, due meli da fiore simboleggiano i frutteti e le rose tappezzanti ai loro piedi si legano idealmente alle rose piantate sulla testata dei filari di viti.

RINNOVAMENTO CON BRIO

La duplice funzione pubblica e privata di questo giardino ha portato a differenziare due zone ben distinte: la zona più colorata, fiorita e di rappresentanza dedicata agli eventi organizzati dal negozio di articoli sportivi che i committenti gestiscono, e la zona più sobria e prevalentemente sempreverde in prossimità dell’abitazione privata adiacente.

Nella prima zona un arioso prato è contornato da Acer rubrum, betulle e Rhus typhina con osmaree e Choisya a formare una barriera protettiva rispetto alla strada posta a un livello più basso; Trachelospermum jasminoides tappezza il suolo sotto gli alberi.

Al confine con la zona privata, una lunga bordura di Hydrangea ‘Annabelle’ e Lonicera ‘Baggesen’s Gold’ sottolinea il colonnato esistente.

Due cipressi e un Osmanthus fragrans aurantiacus segnano invece l’entrata pedonale e accompagnano la meridiana dipinta a mano da artigiani locali sul muro dell’edificio commerciale, che simboleggia proprio la storica attività di famiglia dedita al mondo dello sport. Arbusti sempreverdi come Phlomis fruticosa e Osmarea x burkwoodii fanno da sfondo a macchie di perenni da fiore come Euphorbia characias ‘Wulfenii’, Nepeta ‘Six Hills Giant’, Achillea ‘Terracotta’, Tanacetum parthenium e Platycodon ‘Mariesii’; di fronte trovano spazio Perovskia ‘Blue Spire’, veroniche e Sedum insieme a un Physocarpus ‘Little Angel’ di piccola taglia.

GUASTALLA 2015

La Casa sull’Albero

La casa sull’albero per chi? Per le galline naturalmente. Un minuscolo bosco-giardino in cui utilità e bellezza si incontrano: bacche commestibili e ortaggi da consumare in cucina, ma anche colori, diversità e strati di vegetazione, proprio come in un forest garden. Ma soprattutto alberi per loro, le galline, per fornire riparo dal sole, rifugio e un luogo su cui appollaiarsi di notte…perché le galline lasciate libere dormono sugli alberi.

Uno di ‘Quattro giardini per quattro galline’ allestiti a Guastalla (RE) nel cortile esterno di Palazzo Ducale nell’ambito della manifestazione ‘Piante e animali perduti’, con il contributo di Silvia Ghirelli.

CHATSWORTH 2017

Behind the Scenes

‘Dietro le quinte’ è un’installazione progettata da Elisa Tomat & Barbara Negretti (garden designer) e Julia Artico (artista) che è stata selezionata per partecipare nella categoria FreeForm alla prima edizione del Chatsworth Flower Show, la nuova manifestazione dedicata alle piante e al giardino della Royal Horticultural Society inglese svoltasi nella tenuta di Chatsworth House nel giugno 2017.

L’installazione intende portare l’attenzione del pubblico su quello che sta dietro le quinte rispetto all’ideazione di un giardino e alla fama del designer: il duro lavoro del giardiniere, poco celebrato ma essenziale per la riuscita di qualsiasi progetto. Due grandi mani di fieno intrecciato rappresentano il giardiniere nell’atto di piantare un albero nella sua buca di impianto, in particolare una farnia Quercus robur, specie simbolo della campagna inglese nonché dello stesso parco di Chatsworth che ne conserva esemplari secolari.

Dai polsi delle mani fuoriescono piantine di erbe e fiori selvatici di prato stabile, come Anthoxanthum odoratum, margherite e ranuncoli, che vogliono suggerire l’idea che il fieno prenda vita. I fiori selvatici sono un richiamo alla tradizione agricola della tenuta di Chatsworth, ma anche alla necessità di conoscere meglio gli habitat semi-naturali, come i prati, secondo la tendenza emergente del design ‘ecologico’.

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